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AMBURGO – Domenica 4 dicembre, alle 18, è in prima mondiale alla StaatsOper di Amburgo “Dona Nobis Pacem”, una serie di episodi coreografici ispirati alla Messa in si minore di Johann Sebastian Bach, capolavoro dei più importanti e significativi nella storia della musica mondiale, impressionante per maestosità nell’architettura, pluralità di voci e oggettiva, risonante bellezza.
Il lavoro è costruito e “assemblato” da Bach in più momenti, con brani scritti in tempi diversi per destinazioni diverse, dal 1724 sino al 1749, un anno prima della morte del compositore.
Nella stagione del suo 50° e ultimo anniversario come direttore artistico dell’Hamburg Ballet, John Neumeier, a 80 anni di età, coreografa l’ultima grande opera vocale di Bach, sfida temibile ad un vero monumento di spiritualità. Il coreografo intraprende con i propri ballerini un viaggio verso le questioni fondamentali della vita umana, così come l’enorme esperienza, consumata proprio su titoli di Bach, fra mille altri, gli consente di fare come a nessun altro autore.
“Dona Nobis Pacem, donaci la pace. Questo è un titolo di grande importanza per me”, dice Neumeier, “anche a rischio di sembrare ingenuo, sentimentale o addirittura pretenzioso. Alla luce delle continue e crescenti tensioni nel nostro mondo, questo pensiero rimane un’aspirazione importante, e mi ispira ad avvicinarmi con convinzione alla multiforme composizione di Johann Sebastian Bach”.
Con una ripresa il 7 dicembre, altri spettacoli seguono ancora nello stesso mese, a gennaio e infine il 2 luglio 2023.
Ermanno Romanelli