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Lucca celebra Sylvie Guillem con il premio alla carriera

Nell’ambito dell’edizione 2020 del Dance Meeting in programma a Lucca dal 24 al 29 marzo l’etoile Sylvie Guillem riceverà il premio alla carriera. Il premio le verrà consegnato venerdì 27 marzo al Teatro del Giglio durante il gala di apertura della manifestazione.
Ballerina tra le più grandi della seconda metà del ‘900, e oltre, Sylvie Guillem è stata “Prima diva assoluta” in tanti grandi titoli del balletto, dai classici capolavori dell’800 sino a titoli più vicini a noi; ma è stata anche la Musa ispiratrice e la malleabile interprete di grandi autori della coreografia contemporanea, che hanno composto pezzi per lei e le sue immense capacità tecniche ed interpretative.

Pensiamo a Maurice Béjart, William Forsythe e Mats Ek, e a nomi più recenti come Akram Khan e Russell Maliphant. Sylvie Guillem ha saldato il proprio vasto repertorio in una sintesi unica di espressività e capacità drammatiche, potenza fisica e perfezione tecnica nei movimenti, spinte sino alle soglie estreme; è riuscita a ripensare interamente il profilo della ballerina, contando su doti naturali che le hanno permesso di sfidare le leggi della fisica, dell’anatomia e della fisiologia, con estensioni mai raggiunte prima, con destrezze e acrobazie sempre eseguite con naturalezza.

Artista dalla carriera sfolgorante, è Nureyev che la vuole come étoile a soli 19 anni dopo l’exploit nel suo primo “Lago dei cigni”; da allora ha continuato a trionfare sino agli ultimi momenti della propria carriera in palcoscenico, accolta dalle platee del mondo intero, vincente, sempre, in uno slalom continuo fra tecniche e stili i più diversi, riuscendo nell’impresa di unire vasta popolarità e altissimi requisiti ed esiti artistici.
Gala di apertura

Una breve biografia

Sylvie Guillem, nata a Parigi il 25 Febbraio del 1965, pratica ginnastica artistica fino all’età di undici anni, quando, durante uno stage all’Opera di Parigi, l’allora direttrice Claude Bessy le offrì un posto nella prestigiosa accademia di balletto classico. Nel 1981 è nel corps de Ballet; nel 1982 è nominata Coryphée; nel 1983 diventa Sujet; viene promossa “première danseuse” nel  1984, e, cinque giorni più tardi, a soli 19 anni, diventa étoile, la più giovane della storia dell’Opéra. In seguito, interpreta tutti i ruoli principali del balletto classico, a volte con lo stesso Nureyev come partner. Lascia l’Opéra nel 1989 per entrare al Royal Ballet come principal, un partenza che in Francia provoca un’interpellanza parlamentare. Tornerà a Parigi dieci anni dopo in qualità di artista ospite per danzare nei ruoli principali del grande repertorio.

Ha esplorato come nessun’altra l’universo infinito della danza, così che il suo carnet de bal, dei più ampi, comprende i più importanti titoli della tradizione classica e moderna: Giselle, Il Lago dei cigni, Don Chisciotte, Romeo e Giulietta, La bella addormentata, Cenerentola, Notre-Dame de Paris, Raymonda, La Bayadère, L’histoire de Manon, Il principe delle pagode, fino a Boléro, Agon e Apollon musagète. Ma per lei hanno coreografato anche maestri contemporanei come William Forsythe (France Dance e In the Middle Somewhat Elevated, Rearray), Maurice Béjart (Mouvements Rythmes Etudes, Arépo, Sissi), Karole Armitage (GV 10), Mats Ek (Wet Woman, Smoke, Appartement); l’hanno voluta registi come Bob Wilson (Le martyre de St Sébastien) e Robert Lepage (Eonnagata).

Il suo interesse per la danza contemporanea, diventato costante soprattutto a partire dal 2003, l’ha vista protagonista di coreografie di Russell Maliphant (Broken Fall, Tow) e Akram Khan (Sacred Monsters), lavori che hanno lasciato un segno sulla sua carriera. Sul piano coreografico la Guillem ha lavorato a due adattamenti: Classique instinct e Giselle; mentre modella su di sé due pezzi storici di Mary Wigman, La danse d’été e Hexentanz.

Sylvie Guillem ha danzato in tutti i più importanti teatri del mondo, dal Teatro Kirov di San Pietroburgo, all’American Ballet Theater di New York, al Teatro alla Scala di Milano in tournée con l’Opéra prima e con il Royal Ballet poi. Parallelamente alla sua carriera in seno al Royal Ballet, la Guillem ha continuato ad esibirsi come free lance, calcando i palcoscenici di Lisbona, Firenze, Amburgo, Helsinki, Copenhagen, Vienna, Sofia, Pechino, Madrid, Monaco, Tokyo, Osaka, Nagoya, Atene, Francoforte, Roma, Losanna, Berlino, San Francisco, New York, Shanghai.

Fra i numerosi premi da ricevuti ricordiamo: il Prix Carpeaux a Parigi come miglior giovane ballerina dell’anno (1984), il Prix Andersen a Copenhagen come miglior ballerina (1988), seguiti dal Grand Prix National de la Danse, il Grand Prix Pavlova, il Grand Prix de la Danse del Ministero della Cultura francese (entrambi nel 1989). Le decorazioni al merito annoverano, nel 1988, la nomina a Commandeur des artes et de lettres; nel 1993 la Médaille de Vermeil de la Ville de Paris; François Mitterand la nomina, nel 1994, Chevalier de la Légion d’honneur; nel 1999 Officier de l’Ordre du Mérite; nel 2000 Gente Dame d’Honneur des Hospitaliers de Pomerol; nel dicembre 2002 Commander of the British Empire. Riceve nel 2012 il Leone d’Oro alla carriera nell’ambito dell’8a edizione del Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia.
Ermanno Romanelli

 

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