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Holland Dance Festival, si accendono i riflettori sulla biennale della danza

Philippe Kratz foto Ralf Mohr

Per tre settimane, Holland Dance Festival aprirà una finestra sulla danza contemporanea per la diciottesima volta a L’Aia, Amsterdam, Delft e Rotterdam. L’appuntamento si svilupperà attraverso spettacoli ed eventi dal 2 al 19 febbraio 2022.

 ’Holland Dance Festival mette in mostra l’universalità e l’enorme ricchezza e versatilità della danza. Il festival punta sempre all’innovazione senza dimenticare la storia della danza. 

Holland Dance Festival porta la danza da tutto il mondo nei Paesi Bassi. Da più di trent’anni Il festival presenta compagnie e artisti straordinari con un programma estremamente vario, così il pubblico ha la possibilità di ammirare da vicino il meglio della danza internazionale.

Tra le tante proposte merita una menzione speciale lo spettacolo dedicato a Carlos Acosta che si intitola “Una serata con Carlos Acosta”.

An Evening con Carlos Acosta prende il via con “Nosotros” che, nelle parole del coreografo Raúl Reinoso, affronta gli intervalli di una relazione. Ambientato su una composizione per pianoforte e violoncello di José Víctor Gavilondo Peón, il duetto (che è stato eseguito sia da un uomo che da una donna e da due uomini) delinea disaccordi e somiglianze, frustrazioni e punti luminosi nell’amore.

Il secondo duetto, “Mermaid” di Sidi Larbi Cherkaoui, rappresenta un commovente incontro tra due ‘sconosciuti’. Dopo che Cherkaoui ha provato la sua coreografia “Faun” con Acosta Danza, ha voluto creare un altro pezzo su una creatura mitologica. Ma invece di ritrarre una vera sirena, lascia che la ballerina (alla prima: la ballerina contemporanea Marta Ortega) balli sulle punte. Come un pesce sulla terraferma, o uno sconosciuto che arriva in un territorio sconosciuto, la sirena cerca aiuto e guida e lo trova in Carlos Acosta.

La terza coreografia in programma, l’assolo spesso elogiato “Two” di Russell Maliphant, è stata originariamente creata per Dana Fouras nel 1997, ma è diventata famosa soprattutto grazie all’esibizione della ballerina Sylvie Guillem, sulle cui orme Carlos Acosta ora segue.

Inizialmente, la ballerina in “Due” è intrappolata in una piccola scatola di luce. Con intensità crescente, ripete le stesse frasi di movimento con braccia, spalle e testa. Quando il ritmo della colonna sonora di Andy Cowton entra in gioco, la coreografia va in un crescendo d’intensità, il ballerino gira come un derviscio roteante, mentre mani e piedi sono illuminati da un’incantevole foschia di luce. Il corpo del ballerino sembra evaporare nel vortice. Secondo Carlos Acosta “Two” illustra in modo efficace la potenziale chimica tra movimento, musica e luce.

Al termine dello spettacolo il direttore artistico Samuel Wuersten condurrà una intervista a Carlos Acosta.
Per il programma completo del festival www.hollanddancefestival.com
 

Duccio Pacini

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