Notizie di danza in Italia e all’estero, per danzatori, insegnanti e appassionati

Due giovani talenti e un maestro nella serata made in Amsterdam

Amsterdam NOB Landscape © Bart Hess

AMSTERDAM – Dal 20 febbraio al 4 marzo, trasmesso in live streaming il 26 febbraio, il Dutch National Ballet presenta al National Opera & Ballet della capitale “Made in Amsterdam”, un programma con opere di tre coreografi olandesi.

Cancellati, in precedenza, per la pandemia, i balletti sono stati leggermente modificati e ridotti. In scena, saranno un lavoro di Rudi van Dantzig (1933 – 2012), grandissimo e assai rimpianto maestro, e due prime mondiali degli Young Creative Associates: sono Wubkje Kuindersma e Sedrig Verwoert, due dei tre giovani coreografi associati alla compagnia. Vale assolutamente la pena fare un giro sul web e su Youtube per rendersi conto delle notevoli qualità e delle idee espresse dagli ultimi due.

Anatomy of Light ©Altin Kaftira

“Anatomy of Light”, brano per dieci danzatori, su musiche di Jacob ter Veldhuis, è ispirato dal  fascino e dall’amore per la luce, vista da Wubkje Kuindersma come metafora dell’anima, della vitalità, della speranza e della trasformazione. Il magico fenomeno della luce bianca, che si rompe in innumerevoli colori ha ispirato la coreografa a scegliere un prisma come scenografia.  “Il luogo in cui mi sento più a casa, è il luogo in cui posso condividere e creare con gli altri”, dichiara la giovane artista, “lì dove l’arte unisce le persone e ci permette di essere diversi, un luogo in cui la nostra unicità è compresa e condivisa. Quello che amo della danza, è che può esprimere il non detto. Coreografare per me è come sognare con gli occhi aperti”. Dopo il diploma alla Rotterdam Dance Academy nel 1998, Wubkje Kuindersma ha ballato con il Nürnberg Ballet, Djazzex, Gulbenkian Ballet, McGregor’s Random Dance, Danish Dance Theatre e in diverse produzioni freelance.

Do all dogs go to heaven ©Altin Kaftira

“Do All Dogs go to Heaven?” ovvero “Tutti i cani vanno in paradiso?”, di Sedrig Verwoert, è un lavoro che si proietta nel tempo presente, dove si impongono sempre più interrogativi sulla realtà virtuale, quanto di questo è ancora umano, come ci collega e trasforma, in quanto individui, nelle nostre relazioni. Nel balletto questa trasformazione viene visualizzata con un focus sul corpo. La musica è del compositore americano Julius Eastman (1940 – 1990), un artista gay e nero (alla pari del coreografo), che si è sforzato di vivere questi ruoli al meglio.

Anatomy of Light ©Altin Kaftira

“Voorbij Gegaan” (“Passato”) è una creazione dello scrittore e coreografo Rudi van Dantzig, autore che ha lasciato un segno nella danza olandese come pochi altri. Il brano è stato creato nel 1979 sugli Etudes per pianoforte di Frédéric Chopin per Alexandra Radius e Han Ebbelaar, in occasione del loro 20° anniversario come coppia, la più famosa dei Paesi Bassi all’epoca. Info nel sito web www.operaballet.nl
Ermanno Romanelli

L'ultime da Spettacoli

Torna in CIMA