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Una “Messa in tempo di guerra” danzando sulla scena di Amsterdam

De Nationale Opera – Missa in tempore belli foto Bart Grietens

AMSTERDAM – La “Missa in tempore belli” (Messa in tempo di guerra), iniziata nell’agosto del 1796 da Franz Joseph Haydn (1732 –1809), è uno dei suoi lavori più conosciuti e apprezzati. Viene presentata in pubblico nel dicembre successivo, dopo i quattro anni di guerra seguiti alla Rivoluzione francese, quando l’Austria temeva l’invasione.

Densa dello spirito di quei tempi difficili, il lavoro trova ancora una precisa assonanza con i nostri nuovi tempi difficili, con i tempi e i venti di guerra che stiamo vivendo; tempi per i quali il coreografo spagnolo Juanjo Arqués, strettamente legato al Dutch National Ballet, ha creato una personalissima coreografia.

De Nationale Opera – Missa in tempore belli foto Bart Grietens

In scena sono nove ballerini, ai quali la cifra stilistica di Arqués conferisce una piena, forte, a tratti brutale, o “sgraziata”, espressione fisica; questa tuttavia agisce in felice sintonia sia nel contesto dell’allestimento sia rispetto ai contrasti, alle angolosità che sono al centro della regia di Barbora Horáková. La cui messa in scena punta a svelare il rovescio della medaglia attraversato da ogni sublime nota della Messa di Haydn. 

Alla fede e alla visione incrollabile di un fedele servitore della nobile casata ungherese degli Esterhaza, e dunque degli Asburgo, nel ‘700, la Horáková contrappone individui che soffrono sotto il pesante fardello di un’ideologia ristretta e unilaterale, e ritrae, con toccante, nervosa e moderna sensibilità, un tempo “antico”, che pure sembra non volere abbandonarci mai.

De Nationale Opera – Missa in tempore belli foto Bart Grietens

Con una svolta insolita, la Dutch National Opera, ad Amsterdam ha scelto di presentare la “Missa in tempore belli” di Haydn in una messa in scena, mai realizzata in precedenza, e in una versione tanto azzardata quanto completamente nuova.

Il compositore elettronico svizzero-israeliano Janiv Oron “risponde” a suo modo, con propri mezzi e una peculiare sensibilità, alla musica di Haydn, e trova ritmi ed effetti sonori tutti creati dal vivo. Questi mondi extra sonori offrono una sorta di contrappeso visivo/sonoro alla convinzione religiosa articolata dalla “Missa”.

Questa performance è resa speciale proprio dalla felice e inusuale combinazione di teatro, musiche, danza, composizione elettronica fatta al momento, à la carte, e proiezioni video. Dall’11 febbraio, fino all’11 marzo, la produzione può essere vista gratuitamente tramite Operavision (https://operavision.eu/en/library/performances/operas/missa-tempore-belli-dutch-national-opera#). E questa è realmente una singoalre esperienza, da non perdere.

La Missa trova un ruolo come protagonista di classe per il Coro dell’Opera Nazionale Olandese. Altrettanto protagonisti di alto livello sono il soprano Janai Brugg, il mezzosoprano Polly Leech, il tenore Mingjie Lei e il baritono Johannes Kammler.

De Nationale Opera – Missa in tempore belli foto Bart Grietens

Coordina il tutto il direttore d’orchestra Lorenzo Viotti, svizzero di nascita e italiano di lingua madre, oggi guida della Dutch National Opera, il quale è riuscito ad amalgamare e fondere, con spiccata sapienza e sensibilità, i vari contributi sonori. Da vedere per riuscire a capire come in Italia ci si debba muovere per dire e fare qualcosa di totalmente nuovo, e attuale, in ambito musicale.  
Ermanno Romanelli

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