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debutto del corpo di ballo a Milano con Madina

Madina prova di scena Antonella Albano Roberto Bolle foto Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala

Il 1 ottobre è la data del primo appuntamento del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala in questa nuova stagione con una prima mondiale, su commissione del Teatro alla Scala e SIAE: “Madina”, creazione musicale di Fabio Vacchi, su libretto di Emmanuelle de Villepin, dal suo romanzo “La ragazza che non voleva morire”, coreografia di Mauro Bigonzetti.

Madina prova di scena in primo piano Gioacchino Starace foto Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala

È un progetto nuovo nell’approccio e nelle tematiche, attuali e universali, raramente declinate in balletto. Gli interpreti sono l’étoile Roberto Bolle (in scena il 1,7,12 e 14 nel ruolo di Kamzan, il 6 ottobre interpretato da Gabriele Corrado), Antonella Albano, nel ruolo di Madina, Martina Arduino e Gioacchino Starace (Olga e Louis), Gabriele Corrado nel ruolo di Sultan (il 6 ottobre Emanuele Cazzato) e gli artisti del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Completano il cast l’attore Fabrizio Falco, i cantanti Anna-Doris Capitelli e Chuan Wang, Michele Gamba sul podio. Luci e scene sono di Carlo Cerri, che cura anche il design video assieme a Alessandro Grisendi e Marco Noviello; i costumi sono firmati da Maurizio Millenotti, con la collaborazione di Irene Monti.

Lo spettacolo affronta con tutti i linguaggi del palcoscenico il dramma del terrorismo, e la capacità di scegliersi un destino diverso da quello che le tragedie del nostro tempo sembrano aver scritto per noi. Dal libretto sono stati eliminati i riferimenti più diretti alla cronaca, ma storia è vera: una ragazza il cui paese è stato invaso, la famiglia distrutta e, dopo aver subito violenza dalle truppe di occupazione, viene spinta dai familiari a commettere un attentato suicida in una grande città occidentale. Si ribellerà all’ultimo momento, ma finirà sotto processo. La sua vicenda interroga le coscienze di chi l’ha spinta al martirio come di chi ha creato o tollerato le condizioni in cui è maturato il suo gesto.

La giovane Madina, kamikaze non per scelta, sceglie di non uccidere, non vuole morire. L’atto scuote dal torpore, innesca reazioni, sentimenti contrastanti, speranza di cambiamento frammiste a pulsioni ancestrali, luoghi simbolici, dinamiche perverse di una violenza che stritola se stessa, in cui il bene e il male si contrappongono ma continuano a mescolarsi. Con Danza e Teatro coesistono parola, canto, musica e corpo, per una sintesi di forme tradizionali e contemporanee dei tanti generi del teatro musicale, che cancella i confini fra le diverse espressioni.

Fabio Vacchi è uno dei principali compositori del nostro tempo. Ha avuto commissioni tra l’altro dal Teatro alla Scala, dal Festival di Salisburgo, dai Berliner Philharmoniker, dal Maggio Musicale e dalla Biennale di Venezia e da direttori come Claudio Abbado, Riccardo Muti, Riccardo Chailly e Antonio Pappano. Ha ricollocato la musica contemporanea al centro della scena culturale collaborando con figure come Tonino Guerra, Giuseppe Pontiggia, Dacia Maraini, Franco Marcoaldi, Amos Oz, Giulio Paolini, Arnaldo Pomodoro, Michele Serra. Ha scritto colonne sonore per film di Ermanno Olmi e Patrice Chéreau. L’Opera di Firenze gli ha commissionato la  nuova opera Jeanne Dark la cui prima è stata rimandata a causa della pandemia, mentre il suo nuovo pezzo Was Beethoven African? è stata data in prima assoluta alla Philharmonie di Parigi il 27 settembre.

Mauro Bigonzetti, tra i più attivi coreografi europei, si forma come danzatore all’Opera di Roma e quindi all’Aterballetto, che dirige per dieci anni, prima di dedicarsi alle collaborazioni con compagnie come il New York City Ballett, la Scala, il Bol’soj, l’English National Ballett, la Deutsche Oper, i balletti di Stoccarda e Norimberga, l’Alvin Ailey Dance Theatre. È stato direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, dove ha debuttato nel 1993 con Foreaction e per cui ha creato Le streghe di Venezia, Omaggio a Nino Rota, la ripresa di Mediterranea, Cinderella,  Progetto Haendel, Do a Duet.

Madina prova di scena foto Brescia e Amisano ©Teatro alla Scala

Roberto Bolle, étoile del Teatro alla Scala, principal per 10 anni dell’American Ballett, all’attività di ballerino accosta progetti come le serate Roberto Bolle and Friends, la trasmissione Danza con me su Rai1, la festa della danza OnDance a Milano. Antonella Albano, prima ballerina, entra a far parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala nel 2000 e prende parte alle produzioni del repertorio classico, moderno e alle creazioni per la Compagnia. Ha interpretato diversi lavori di Mauro Bigonzetti alla Scala, tra cui le creazioni Cinderella e Progetto Haendel, oltre che Mediterranea, la creazione di Do a Duet e recentemente è stata in scena con il passo a due da Cantata. Emmanuelle de Villepin è autrice dei romanzi Tempo di fuga, La ragazza che non voleva morire, La vita che scorre e La parte del diavolo, tutti editi da Longanesi, e La notte di Mattia, edito da Skira. Il suo ultimo romanzo Dall’altra riva è uscito nel 2020  per Longanesi.

Lo spettacolo è in scena nei giorni 1, 6, 7, 12, 14 ottobre 2021, alle ore ore 20. Info: www.teatroallacala.org, servizio Infotel: 02 72 00 37 44 (lunedì/sabato ore 12/18), lascalarisponde@fondazionelascala.it

Ermanno Romanelli

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