MODENA – Sabato 19 novembre, ore 20,30, al Teatro Comunale Pavarotti – Freni di Modena (www.teatrocomunalemodena.it) è in scena la prima assoluta della nuova produzione 2022 della MM Contemporary Dance Company.
Con il titolo BALLADE la compagnia, diretta da Michele Merola, presenta un nuovo spettacolo composto da inedite coreografie firmate da due autori italiani, Mauro Bigonzetti ed Enrico Morelli. I brani, interpretati dai danzatori della MMCDC, accompagneranno il pubblico in un viaggio nel tempo che, dagli anni ’80, modula un viaggio tra più e diverse generazioni.
La nuova creazione di Mauro Bigonzetti per la MM Contemporary Dance Company vuole essere un omaggio, un racconto corale, un ritratto a tutto tondo degli anni Ottanta, decennio che ha ormai perso i suoi confini temporali per diventare simbolo di un’epoca. È Una narrazione per immagini musicali che recupera le sensazioni di una generazione, le sue euforie cancellate, le insensatezze collettive, “i sogni buttati a mare”, ma che nello stesso tempo rilancia anche lo stile di vita di quegli anni, i profumi della vitalità e la densa creatività artistica sperimentale che caratterizzavano una società in rapida evoluzione, che si andava trasformando via via al passo con gli impeti della condivisione e l’ansia del cambiamento.
Un lavoro allestito senza artifici, interpretato dai danzatori della MMCDC e cucito su una drammaturgia musicale strutturata sulle tensioni e le visioni di quegli anni, che attinge da autori diversi protagonisti di quel periodo, da Prince all’anarchica genialità di Frank Zappa, alla poesia profonda di Leonard Cohen, sino all’estetica punk ed esistenziale dei CCCP.
La coreografia trae anche ispirazione da una delle voci letterarie più significative dell’epoca: vuole essere un omaggio allo scrittore Pier Vittorio Tondelli, che in quegli anni operò e produsse i suoi maggiori capolavori. Attraverso una narrazione astratta, la partitura coreografica dà vita ad uno spazio della memoria e del sentimento dove l’uomo, spogliandosi del suo guscio e della corazza che lo accompagna, ritrova il suo corpo vivo e vulnerabile. Un viaggio che ci porta a scoprire il dolore, l’amore, l’abbandono e la rinascita. Un viaggio simbolico alla ricerca incessante di una nuova rinascita collettiva dove la bellezza arricchisce e guida il nostro cammino.
Enrico Morelli in più occasioni ha mostrato con certezza la completezza tecnica che lo distingue, centrata all’Accademia di Danza di Roma, tra altri luoghi, e la speciale sensitività con la quale costruisce brani illuminati da una sottile ma chiara luce interiore, che ben si addice alla scelta registrata a Modena.
Resa delicata e avvolgente dalle musiche di Frédéric Chopin, e ritmata dall’intercalare delle parole “come suoni” di Mariangela Gualtieri, tra le migliori e più autentiche voci della poesia italiana, l’Elegia di Morelli, nel raccontare la nostra epoca attuale, con la forza silente di passi e gesti ne ha rischiarato i turbamenti morali e fisici, il disorientamento e il vuoto lasciati dalle ideologie, ma anche il trepido miraggio che non tutto sia per sempre smarrito.
“Ho scelto questo dittico”, dice Merola, “come nuova produzione 2022 della compagnia per offrire al pubblico, nella stessa serata, le coreografie di due autori italiani della danza contemporanea di oggi, di cui ho grande stima. Nella serata non c’è una mia creazione, scelta fatta per rimarcare la linea che ispira da anni la mia direzione: rendere la compagnia non unicamente d’autore, ma un contenitore dove le diverse voci della danza contemporanea possano trovare casa. Esperienza più complessa, ma utile e importante per le compagnie del nostro paese.”
Lo spettacolo, inserito nella stagione di balletto “Danza Autunno” del Teatro Pavarotti – Freni, è coprodotto dallo stesso Teatro Comunale di Modena, con il sostegno di ATER Fondazione e del Centro di Documentazione Pier Vittorio Tondelli / Correggio.
Ermanno Romanelli
