Alla Biennale di Venezia i voli di Wayne Mc Gregor
È una serie ininterrotta di voli d’aquila il “pensiero in azione” di Wayne McGregor, il coreografo inglese che, fresco del suo primo anno di direzione artistica della Biennale Danza, a Venezia, illumina e riempie il 15° Festival Internazionale di Danza Contemporanea (23 luglio-1 agosto).
con la complessità, l’ampiezza e la plastica “malleabilità” che sono propri dell’Arte e del suo talento, tanto visionario quanto informato, lucido e coraggioso nelle scelte realizzate, a fronte di una disciplina in continuo rinnovamento. Il calendario delle attività è talmente fitto ed espanso che è necessario consultare il sito www.labiennale.org, così che basta il primo appuntamento a qualificare il tutto: “Not Once”, in prima mondiale il 23, riunisce per la prima volta due artisti totali, Mikhail Baryshnikov e Jan Fabre, che hanno lavorato 4 anni per completare l’opera. “Installazione d’arte con film”, basato su un monologo scritto da Fabre e interpretato da Baryshnikov, “Not Once” svela, nelle undici stanze immaginarie di una mostra fotografica, il rapporto platonico tra il soggetto e una fotografa che, per anni, ne ha manipolato il corpo, rielaborato in diverse entità. Il lavoro multimediale, concepito per il cinema, esplora le relazioni tra un artista, il suo lavoro e la vita, il suo pubblico. In definitiva, l’equilibrio tra dare e ricevere, dipendenza e indipendenza.