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Con Agostini incontro alla Scala per parlare di Petit e van Manen

Hans van Manen- foto Erwin Olaf

Dal 23 gennaio all’8 febbraio, è attesa al Teatro alla Scala di Milano la nuova tappa del progetto di balletti su musica da camera celebra Hans van Manen e Roland Petit, icone della storia della coreografia che hanno segnato la danza del nostro tempo.

Il genio di Roland Petit viene esaltato nel capolavoro esistenzialista Le Jeune homme et la Mort, e l’evocativo e intenso duetto maschile Le combat des anges, da uno dei suoi magistrali successi, ovvero Proust, ou les intermittences du coeur; il talento di Hans van Manen si propone in uno dei suoi pezzi-simbolo, un classico del XX secolo, Adagio Hammerklavier, e in due brani mai eseguiti prima dal Balletto scaligero, Sarcasmen e Kammerballett, esemplari per uso dello spazio e della struttura, in uno stile puro ma con un substrato fortemente espressivo, attenzione alle dinamiche, anche conflittuali e ironiche, mai astratte. Per la serie “Prima delle Prime”, giovedì 16 gennaio, alle ore 18, nel ridotto dei palchi del teatro, è previsto “I due volti del balletto moderno europeo”, titolo dell’incontro con Alfio Agostini per introdurre i due mondi creativi protagonisti di questo nuovo appuntamento della Stagione di Balletto. “L’accostamento nella stessa serata di due grandi coreografi moderni”, afferma Agostini, “come Roland Petit e Hans van Manen, non è casuale, né privo di significato e interesse. A pochi anni di distanza (van Manen fu danzatore nella compagnia di Petit) essi rappresentano le due grandi correnti del balletto del secolo scorso, e di questo. Una dualità che non è, come vuole il luogo comune superficiale, tra danza classica e contemporanea, ma tra due concezioni diverse dell’arte della danza: una che vive di racconto, di emozione, di passione, anche in forme stilizzate ma sempre “umane” (e in questo, Petit è stato maestro); l’altra che vede la danza come forma, costruzione di movimento non senza sensualità ma portando in scena l’astrazione dell’arte contemporanea (e qui brilla il genio del coreografo olandese)”. Critico di danza e direttore dal 1980 della rivista internazionale Ballet2000 (in Italia “Balletto Oggi”), Alfio Agostini ha collaborato con quotidiani, reti televisive, riviste specializzate internazionali, enciclopedie (Garzanti, Rizzoli-Larousse). Membro del “Conseil International de la Danse” dell’Unesco e insignito, tra gli altri, del Premio Positano per l’Arte della Danza, ha preso parte alla vita del balletto in tutti i suoi aspetti, da membro di giuria in prestigiosi concorsi a curatore di conferenze e seminari, a consulente artistico per la presentazione di compagnie e artisti in numerosi teatri e festivals nazionali e internazionali.
Ermanno Romanelli

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