La Scala di Milano prosegue il filone del recupero del repertorio ottocentesco proponendo dal 17 dicembre al 14 gennaio ben nove recite di “Sylvia”.
La versione che sarà messa in scena è quella di Manuel Legris, creata per lo Staatsballett di Vienna di cui è direttore, con scene e costumi disegnati da Luisa Spinatelli e coprodotta con il Teatro alla Scala.
Ispirato al dramma pastorale Aminta di Torquato Tasso, Sylvia ou la Nymphe de Diane andò in scena all’Opéra di Parigi nel 1876.
Tra fasti mitologici, ninfe, satiri, pastorelli e dei dell’Olimpo, fu la straordinaria partitura di Delibes a trionfare: raffinata e ricchissima nei ritmi, armonie e melodie, ebbe in Čajkovskij un convinto ammiratore.
Nel solco della tradizione francese, Manuel Legris crea nel 2018 la sua versione per lo Staatsballett di Vienna; coprodotta con la Scala, arriva ora al Piermarini in debutto per il Corpo di Ballo scaligero a inaugurare la nuova Stagione.
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