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Zakharova e i Solisti del Bol’soj al Teatro Pavarotti di Modena

Svetlana Zakharova foto Pierluigi Abbondanza

“Svetlana Zakharova e i Solisti del Bol’soj di Mosca” sarà in scena al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena (www.teatrocomunalemodena.it) domenica 5 maggio, alle 20,30

Svetlana Zakharova è bionda, eterea e bella, alta come una indossatrice o una principessa di sogno: l’ovale perfetto del volto si appoggia su un torso finemente levigato, dal quale decollano la liquidità delle braccia e gambe senza fine, flessibili come giunchi, tanto mobili da consentire alla ballerina di riempire il palcoscenico come nessun altro. “A miracol mostrare”, di meglio non c’è. A 40 anni suonati, per la grazia del fisico ricevuto e la determinazione da artista di solida formazione sovietica che la anima, Zakharova è ancora la prima ballerina assoluta della scena internazionale, la stella che brilla come una supernova dall’uno all’altro dei più prestigiosi teatri del mondo, dove richiama folle e compie prodigi, sia in palcoscenico che al botteghino. Esattamente come succedeva a metà ‘800 per le Taglioni e le Elssler, le divine dell’epoca, i più sfegatati tra i ballettofili la seguono ovunque, qualunque cosa lei danzi. Sono scelte un filino eccessive, perché non conoscono ragioni, né riserve critiche, che pure non mancano.

A soli 18 anni, uscita direttamente dalle file del corpo di ballo del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, Zakharova diventa prima ballerina, per poi virare al Bol’šoj di Mosca, ed approdare come étoile al Teatro alla Scala, dove ritorna a più riprese. Con l’età incombente, se pur “mantiene salde le proprie radici nel grande repertorio e nella tecnica classica”, è costretta ad ampliare il proprio carnet de bal verso titoli e autori contemporanei, dove le punte non sono in primissimo piano, e la sempre grande “technicienne” che è ha modo di spiegare le ali verso nuovi territori, dove può giostrare la propria espressività. Questa è già stata limata in mille appuntamenti, come dimostra l’impressionante lista di titoli del suo repertorio, che ritroviamo in http://www.svetlana-zakharova.com/en/. Una semplice occhiata al sito mostra in modo esauriente il grande intreccio di diversi progetti e attività che la riguardano, al pari di un affermato brand di successo.

Una ravvicinata occasione d’incontro con tanta rinnovata meraviglia è al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena (www.teatrocomunalemodena.it). Qui, domenica 5 maggio, alle 20:30, la diva si esibisce in una serata in prima mondiale dal titolo “Svetlana Zakharova e i Solisti del Bol’soj di Mosca”. Non ci sono ancora dettagli sul cartellone, ovvero a chi corrisponde la dizione “Solisti”. Certi sono soltanto i nomi degli autori che hanno creato titoli appositamente per lei: Yuri Possokhov, anch’egli artista dal curriculum sterminato (http://www.yuripossokhov.com/biography/), e Mauro Bigonzetti, il solo coreografo italiano ad aver conquistato una salda notorietà internazionale.

Ermanno Romanelli

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