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Matera e Ruvo di Puglia, spazio per danza e disabilità

Il tema e i problemi, ma, anche, le diverse e sorprendenti possibilità espressive offerte dalla disabilità, quando è vissuta e praticata in danza, sono una scelta al centro di due manifestazioni che si realizzano nel nostro Mezzogiorno.

È proprio in questa parte d’Italia, spesso in prima pagina per ben altre ragioni, che si registra una viva attenzione nell’abbracciare e condividere, con entusiasmo, le tendenze e gli umori del tempo che stiamo vivendo, insieme ad una generosa sensibilità che punta, in modo specifico, a cambiare la nostra percezione della disabilità.

A Matera, sabato 27 luglio, alle ore 19:30, in Piazza San Giovanni, con ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, andrà in scena l’esito performativo del laboratorio di danza inclusiva condotto dalla compagnia Stopgap Dance Company (U.K), nell’ambito di Movimento Libero. Il progetto, realizzato per Matera Capitale Europea della Cultura 2019, esplora la relazione tra l’arte e le diverse abilità, ed è realizzato in coproduzione con il British Council, in collaborazione con IAC – Centro Arti Integrate e Oriente Occidente Dance Festival.

Il laboratorio, che ha coinvolto 20 persone abili e con disabilità, selezionate attraverso una chiamata pubblica, è stato realizzato nella cornice di Nessuno Resti Fuori, festival di teatro, città e persone, prodotto da IAC – Centro Arti Integrate. I candidati selezionati, provenienti da tutta Italia più una dalla bulgara Plovdiv, altra capitale europea della cultura per il 2019, sono i più diversi: professionisti della danza, operatori e utenti di centri locali per disabili, insegnanti e studenti di differenti discipline, esperti di movimento e benessere. Il percorso laboratoriale rappresenta un’opportunità per i partecipanti abili e disabili per esplorare l’entusiasmante contributo alla danza dato da ballerini con disabilità. Lo conducono Nadenh Poan e Siobhan Hayes, membri di StopGap Dance Company, compagnia che, con spirito pionieristico, valorizza e scopre nuove forme di integrazione attraverso la danza, con cast di danzatori abili e con disabilità. Stopgap conduce inoltre progetti di apprendimento creativo per scuole e comunità locali, per dimostrare che la danza è accessibile a tutti, e come sia possibile integrare persone abili e disabili promuovendo cittadinanza attiva e coesione sociale.

Girato l’angolo rispetto a Matera, a Ruvo di Puglia, il “Talos Festival – Le bande, la melodia, la ricerca, la follia”, dal 31 agosto al 8 settembre, è una manifestazione che gioca le proprie carte all’insegna del “tutti insieme appassionatamente, e nessuno escluso”, per un lungo momento di festa e creatività che coinvolge l’intera città. Motore primo del tutto è un laboratorio di creatività sonora e corporea, che affonda solide radici nella tradizione della musica di Banda, genius loci del territorio, e nelle diverse ritualità contemporanee legate al corpo, ivi compreso il corpo diverso o disabile. La manifestazione, organizzata dal Comune di Ruvo di Puglia, in Ats pubblico/privata, con il sostegno di numerosi partner, è finanziata dalla Regione Puglia, con la direzione artistica di Pino Minafra, ideatore e fondatore del festival, e Livio Minafra, con il progetto coreografico a cura di Giulio De Leo, direttore artistico della Compagnia Menhir. Il programma proposto parte dalla Banda, orchestra e colonna sonora del Sud Italia, e si inoltra poi nella creatività musicale del jazz e di tendenze musicali diverse, incrociate con la danza contemporanea, con uno spazio aperto ad esperienze di disabilità.

Tra i primi ospiti confermati della sezione “internazionale” del Talos Festival, dal 5 all’8 settembre, sono il batterista jazz tedesco Günther “Baby” Sommer, l’Orchestra di Piazza Vittorio, la fisarmonicista greco-ucraina Eugenia Cherkazova, il duo composto dal contrabbassista francese Renaud Garcia-Fons e dal pianista rumeno-andaluso David Dorantes, Cello Samba Trio con Jaques Morelembaum, Gianluigi Trovesi, Fabrizio Puglisi, Leonardo Di Gioia, Nicola Pisani, Girodibanda di Cesare dell’Anna. Sabato 7 settembre tornerà anche La Notte della Banda con il progetto Pino Minafra & La Banda, e numerosi ospiti.

Dal 2017 il festival, diventato multidisciplinare, ha accolto al suo interno un’importante sezione di danza contemporanea, diretta da Giulio De Leo. Sotto la sua guida, anche nel 2019 donne e uomini di ogni età, origine e abilità, danzeranno incontrando le musiche e i musicisti del festival. Vedi l’atelier coreografico per professionisti della Compagnia Virgilio Sieni Danza, che, attraverso un percorso scandito da cicli tematici, costruisce un proprio linguaggio coreografico. Virgilio Sieni sarà al Talos per un incontro aperto al pubblico, e con uno spettacolo da lui diretto e interpretato.

Il Festival, da sempre fucina di produzioni originali, proporrà anche una prima parte (31 agosto-4 settembre), dedicata alle esperienze che si sono formate all’interno di istituzioni culturali, conservatori e scuole, con performance, atelier di creazione, mostre, masterclass e incontri con ospiti internazionali, in una miscela di jazz, improvvisazione creativa e sonorità mediterranee.

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