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Va all’Italiano Marco Masciari l’ambito oro del Prix de Lausanne

Alla 48a edizione del Prix de Lausanne, che si è tenuto quest’anno dal 2 al 9 febbraio 2020, l’italiano Marco Masciari, 17 anni, studente della Académie Princess Grace, a Montecarlo, è stato premiato per il suo straordinario talento e il proprio potenziale.

Marco Masciari ha ricevuto la medaglia d’oro per la variazione classica (il Principe Desiré da “La Bella Addormentata”), e il premio per l’interpretazione contemporanea, con un brano tratto da “Chroma”, di Wayne McGregor. In finale, Masciari ha ampiamente convinto la giuria, presieduta da Frédéric Olivieri, direttore del Corpo di Ballo della Scala di Milano, vincitore a sua volta nel 1977 del Prix de Lausanne. Masciari si è formato fino ai 13 anni presso la Maison d’Art Ballet del maestro Francesco Piro, ed ha poi proseguito i suoi studi presso l’Académie di Montecarlo.

Per il terzo anno consecutivo uno studente della Académie Princess Grace riceve la medaglia d’oro. Negli ultimi 7 anni, 13 giovani allievi dell’Académie hanno ricevuto 13 premi durante il prestigioso Prix de Lausanne. Tra le competizioni internazionali di danza più selettive, aperta a giovani ballerini dai 15 ai 18 anni non ancora professionisti, il Prix ha, come missione, scoprire i talenti di domani, e consentire ai migliori di ottenere borse di studio nelle più grandi scuole e compagnie di fama internazionale. Sotto la responsabilità dei Ballets de Monte-Carlo, diretti da Jean-Christophe Maillot, il successo di questi giovani ballerini testimonia l’eccellenza dell’insegnamento offerto dalla Académie, e premia il lavoro di Luca Masala, direttore artistico della scuola, con l’intero gruppo di docenti.

Altri componenti dei Ballets de Monte-Carlo hanno vinto in passato il prestigioso Prix de Lausanne: Jean-Christophe Maillot, Asier Uriagereka, Jeroen Verbruggen, Michaël Grünecker e Bernice Coppieters. Quest’ultima, già étoile dei Balletts de Monte-Carlo, era invitata nella giuria di questa 48a edizione, che ogni anno convoca significative personalità del mondo della danza.  Per la Coppieters, il Prix de Lausanne è “sinonimo di condivisione, apprendimento e sviluppo”.

Diverse migliaia di spettatori, all’Auditorium Stravinski e sul web via live streaming, hanno seguito la finale del Prix de Lausanne. Tra i 21 finalisti, 8 hanno vinto una borsa di studio che offre loro la possibilità di entrare a far parte di una delle scuole o compagnie che collaborano con il Prix. Degli 84 candidati inizialmente selezionati per la 48a edizione, 77 hanno preso parte alla settimana della competizione, e 21 sono entrati nella finale del 9 febbraio, tenutasi nell’Auditorium Stravinsky di Montreux.

Ermanno Romanelli

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