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Nuove iniziative al Prix de Lausanne ed un premio a Carolyn Carlson

Fervono i lavori, con una serie diversa di iniziative, al Prix de Lausanne (3-8 febbraio), tra le più importanti manifestazioni internazionali votate alla scoperta di giovani talenti.

Il Prix, giunto alla 48ma edizione, sta organizzando per la prima volta una preselezione in Giappone, a Osaka, il 5 e 6 settembre 2020. L’obiettivo è aiutare i giovani talentuosi ballerini giapponesi a iniziare la carriera professionale. Alcuni candidati saranno selezionati e invitati a competere gratuitamente per il Prix de Lausanne 2021.

Dopo la finale del concorso, la coreografa americana Carolyn Carlson, autrice di oltre un centinaio di pezzi, molti dei quali sono pagine importanti della storia della danza, riceverà il Life Time Achievement Award 2020. L’influenza e il successo della Carlson, erede delle concezioni di movimento, composizione e pedagogia di Alwin Nikolais, sono stati considerevoli in molti paesi europei negli ultimi quattro decenni. Ha svolto un ruolo chiave nella crescita della danza contemporanea francese e italiana, agendo sia al Teatro dell’Opera di Parigi come al Teatro alla Fenice a Venezia.

Il Prix de Lausanne è invitato a partecipare alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici della Gioventù, a Losanna dal 9 al 22 gennaio 2020. In questa occasione, il 9 gennaio, 14 studenti della Royal Ballet School di Londra si esibiranno in una coreografia di Didy Veldman, già presentata durante il progetto coreografico del Prix de Lausanne nel 2019. Inoltre il direttore artistico ed esecutivo del Prix de Lausanne, Kathryn Bradney, è stato scelto per portare la fiamma olimpica l’8 gennaio a Losanna.

Le fotografie dei ballerini scattate nel Théâtre de Beaulieu da Fred Merz, durante il Prix de Lausanne 2019, saranno esposte sul Grand-Pont, a Losanna, dal 27 gennaio al 10 febbraio 2020, e all’ingresso dell’Auditorium Stravinski, a Montreux , durante la settimana della competizione. Durante l’edizione del 2019, il Prix de Lausanne ha dato mano libera al fotografo svizzero Fred Merz, membro di Agence Lundi13, per documentare sia la speciale atmosfera della competizione dietro le quinte sia l’architettura neoclassica e i molti dettagli che fanno la ricchezza e l’autenticità del Palais de Beaulieu, prima dei grandi restauri dell’edificio.

Ermanno Romanelli

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