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Talenti da tutto il mondo per COLORS a Stoccarda

Eric Gauthier, coreografo canadese da tempo installato in Germania, è riuscito in soli quattro anni, dal 2015, acostruire l’identità e i programmi, ogni volta più numerosi di presenze e generosi di iniziative, di COLORS, un festival che, nella variegata declinazione di stili, forme e tecniche le più diverse, immerge il pubblico in una avventura senza sosta.

A cadenza biennale, la manifestazione (www.coloursdancefestival.com), proposta in questa edizione dal 27 giugno al 14 luglio 2019, raccoglie a Stoccarda quanto c’è di più interessante e nuovo sulla scena di danza internazionale. È un vero trip, con un programma monstre, per quanto è fitto di appuntamenti, interessante anche solo leggendo titoli e generi. Fondato dalla città di Stoccarda, capitale del Baden-Wuerttemberg, regione che pure finanzia l’iniziativa, e prodotto dal Teatro di Stoccarda, il festival inalbera 20 produzioni di alto livello, con prime europee, tedesche e mondiali. Il cuore delle proposte è la Theaterhaus, ma le locations esterne, con una impressionante espansione a piovra, comprendono la piazza del mercato con COLORS in the City, la Schlossplatz con lo studio di danza all’aperto COLORS Playground, il Dorotheen Quartier con COLORS in the Streets, il giardino zoologico-botanico Wilhelma con il COLORS Family Day, il Friedrichsbau Varieté e il parco di Villa Reitzenstein con COLORS all’aperto.

Ad aprire le danze è la Gauthier Dance//Dance Company Theaterhaus Stuttgart, con un ventaglio di pezzi di Forsythe, dello stesso Gauthier, Marco Goecke, Ohad Naharin, Cayetano Soto. Il 28, Marie Chouinard, icona della modern dance, e dogaressa della Biennale Danza, a Venezia, propone una antologia di suoi brani, provocanti, sensuali ed energetici come è nel suo segno. Praticamente sconosciuto in Italia, l’americano Stephen Shropshire, coreografo con base a Maastricht, Olanda, il 29 in We Are Nowhere Else But Here esplora le sfide della coesistenza vista negli incontri più intimi, interrogandosi sulla comprensione e il rispetto dell’altro. Nello stesso giorno, la compagnia ARIAS, da New York, guidata dal portoricano Bryan Arias, sceglie poetiche minimaliste, nelle quali il movimento è al centro della scena, per analizzare il concetto stesso dei super eroi moderni in conflitto con la propria umanità. Dalla Francia la Compagnie Käfig di Mourad Merzouki, il 2 luglio, con Folia, compie una magica fusione di musiche barocche e hip hop. Stesso paese, ma tutt’altra dimensione espressiva per Maguy Marin,grande dame della scena di danza contemporanea con May B, suo grande classico, adattamento dal dramma di Samuel Beckett, creato nel 1981, e ancora proposto in giro per il mondo (il 2 luglio).

La Compagnie Philippe Saire, da Lausanne, è presente con il viaggio futuribile di Hocus Pocus (il 6 luglio), e conBlack Out, dove costruisce (3 luglio) un mosaico visivo dove si gioca con le apparenze, le tracce lasciate e il dissolvimento di sé, mentre cade dall’alto una pioggia di ceneri, presentimento della condizione umana nel futuro. XieXin Dance Theatre, da Shanghai, con From IN, incrocia arti tradizionali cinesi, balletto e danza contemporanea per descrivere i momenti dell’incontro, nel quale due vite entrano in connessione e cessano di esistere come due universi paralleli (il 4). En Masse è il titolo proposto da Circa, con base a Brisbane, compagnia che lavora all’incontro totale delle arti del circo, della danza e oltre, nel segno di una “art circus”, espressione coniata espressamente per descrivere il lavoro di questo variopinto ensemble australiano.

A.I.M, ancora da New York, è firmato da Kyle Abraham, uno dei coreografi di punta sulla scena di danza in America, al centro dell’attenzione per il suo mix iper-sfrontato, dove si trova riunito di tutto: street dance, hip hop, memorie dello stile di Martha Graham, balletto classico, Afro-punk, rap, jazz, ritmi elettronici e perfino il silenzio (il 6). L’elenco delle novità e delle proposte sembra non finire mai. Si segnalano ancora Pierre Rigal/Compagnie dernière minute, da Tolosa; Lucy Guerin Inc, da Melbourne; il Ballet BC, da Vancouver; Tero Saarinen Company/Tero Saarinen/Kimmo Pohjonen, Helsinki; Shamel Pitts, New York; Gregory Maqoma/Via Katlehong, Johannesburg; Akram Khan Company, Londra; Roberto Castello/ALDES, Lucca.

Per non finire, si segnlano le sei anteprime mondiali per Meet the Talents, un fuoco di fila riservato a venti giovani danzatori, dai 14 ai 20 anni, che interpreteranno brevi pezzi realizzati da Arianna Benedetti, Eyal Dadon, Valerio Longo, Norge Cedeño Raffo, Po-Cheng Tsai, Nadav Zelner.
Ermanno Romanelli

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