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“Sottovoce” della compagnia Linga un incontro tra musica e danza

Il 28 e 29 Febbraio, con il titolo “Sottovoce” (in italiano), una pièce per sei danzatori e quattro cantanti, la Compagnia  Linga, guidata da Katarzyna Gdaniec e Marco Cantalupo, realizza a l’ Octogone, Théâtre de Pully, Losanna, Svizzera.

Si tratta di un nuovo e importante progetto, in collaborazione con l’Académie Vocale de la Suisse Romande, guidata da Renaud Bouvier e Dominique Tille.

L’obiettivo della creazione è esplorare le sinergie e le sintonie che si realizzano fra cantanti e ballerini i cui movimenti fisici sono associati alla voce e al canto. Ad una audizione ad hoc, organizzata nell’autunno del 2019 per selezionare i cantanti (che dovevano mostrare conoscenza e fluidità nei movimenti) e i ballerini (con pratica vocale), ha fatto seguito un periodo di preparazione del progetto, con diverse sessioni di laboratorio, opportunamente modulate per gli uni e gli altri. “La danza e il canto”, spiegano i due coreografi, “sono due discipline artistiche che usano il corpo per l’espressione, e non necessitano di accessori nella loro unicità ed esclusività. Nel nostro progetto, lo scambio delle reciproche competenze ed esperienze è servito da sfondo per creare un linguaggio comune. Un musicista elettronico parteciperà all’allestimento con un ruolo di mediatore, di collegamento audio tra le due entità artistiche.

Confronto, compenetrazione, contrasto, fisicità, attraversamento, energia, incrocio di tecniche di espressione del corpo, infiltrazione artistica nel campo opposto, mix finale di generi: sono queste le parole e i concetti che guidano l’operazione. Questa è l’occasione giusta per dare vita ad un’arte ibrida, che propone la possibilità di un nuovo ascolto, di una nuova prospettiva visuale che possa lavorare con la varietà e la ricchezza delle espressioni: suono, gesti, ma anche culture diverse, per fare fronte alla necessità di trovare una lingua comune che tenga conto delle differenze e delle diversità, senza le quali la comunicazione non è possibile. Questo è un argomento scottante, oggi come ieri e probabilmente domani. Affronta una questione sociale fondamentale nelle nostre esistenze, sempre più multiculturali, ed è una riflessione sulla diversità delle lingue che diventa un invito all’apertura verso l’altro”.  Lo spettacolo, co-prodotto dallo Zagreb Dance Center, sarà replicato in Croazia il 17, 18 e 19 settembre 2020.

Nel 1992 Katarzyna Gdaniec e Marco Cantalupo hanno realizzato il loro desiderio di indipendenza e creatività fondando la Compagnia Linga, nome che è un simbolo di fertilità nella religione Indù. Dal 1993, con il sostegno del Comune di Pully, della Città di Losanna, del Cantone del Vaud e Pro Helvetia – Fondazione svizzera per la cultura, sono residenti a l’Octogone, Théâtre de Pully. Qui hanno sviluppato uno spazio dedicato ad una forma di ricerca coreografica che punta ad una danza fisica, sensuale, potente, in grado di riflettere sull’influenza sul corpo delle situazioni sociali e politiche. Con una media di uno o due spettacoli all’anno, la compagnia ha imposto rapidamente un proprio repertorio sui palcoscenici della Svizzera e in ambito internazionale. È diventata uno dei gruppi indipendenti con la più rapida crescita nel paese elvetico. Nel 2017, Linga ha festeggiato il suo 25° anniversario.

Ermanno Romanelli

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