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Il Tanztheater Wuppertal ricrea “Orfeo ed Euridice” della Bausch

Ensemble Orpheus and Eurydice foto Helmut Drinhaus

WUPPERTAL – L’’ultima stagione di Bettina Wagner-Bergwelt come direttrice del Tanztheater Wuppertal segna anche la ripresa della messa in scena dell’opera “Orfeo ed Euridice”, di Pina Bausch, titolo del 1975 che conclude il ciclo di importanti lavori degli anni ’70 firmati dalla Bausch, e riavviati durante la direzione Wagner-Bergwelt.

Ensemble Orpheus and Eurydice foto Detlef Erler

L’opera, con le musiche di Christoph W. Gluck e la scenografia di Rolf Borzig, si è vista per l’ultima volta a Wuppertal nel 1993, ed è poi entrata a far parte del repertorio del Balletto dell’Opéra di Parigi per molti anni.

Dal 9 sino al 18 aprile 2022 sarà di nuovo ballata dall’ensemble del Tanztheater, con un cast completamente rinnovato, del quale fanno parte tre danzatori italiani: Maria Giovanna Delle Donne, Pierandrea Rosato, Sara Valenti. 

Con loro è un cast internazionale guidato da Pau Aran Gimeno, Naomi Brito, Emma Barrowman, Daria Pavlenko, Luiza Braz Batista, insieme a Dean Biosca, Emily Castelli, Taylor Drury, Yosuke Kusano, Reginald Lefebvre, Alexander López Guerra, Nicholas Losada, Blanca Noguerol Ramírez, Claudia Ortíz Arraiza, Eva Pageix, Darko Radosavljev, Reika Shirasaka, Ekaterina Shushakova , Oleg Stepanov, Christopher Tandy, Tsai-Wei Tien, Tsai-Chin Yu.

Creato in un decennio in cui Pina Bausch si è discostata profondamente da ogni tradizione e convenzione per cercare e affermare la propria forma artistica, il genere dell’opera danzata si è affiancato ad altre opere altamente significative e sperimentali, come “Macbeth”, “Barbablù” e “Kontakthof”.

“Orfeo ed Euridice” della Bausch rappresenta anche una lettura nuova e contemporanea della partitura musicale. “Vedo una grande affinità tra Bausch e Gluck in questo lavoro”, afferma la Wagner-Bergelt. “Gluck ha attinto al materiale della mitologia classica, ma ha introdotto l’idea della caratterizzazione psicologica, riformando l’opera barocca e provocando un cambiamento di paradigma dalla tipizzazione verso l’individualizzazione. È probabile che Pina Bausch si sia sentita particolarmente attratta da questo compositore. Entrambi non avevano alcun interesse per la formalità rappresentativa dell’opera barocca o del balletto classico. Invece, si sono concentrati su sentimenti veritieri e autentici”.

Ensemble Orpheus and Eurydice foto Helmut Drinhaus

Nella sua messa in scena di entrambe le opere di Gluck, ovvero “Ifigenia in Tauride” (1974) e “Orfeo ed Euridice”, Pina Bausch ha adottato un approccio insolito e audace: ha assegnato i ruoli principali ad un cantante e ad un ballerino ciascuno, combinando la voce cantata e la danza del corpo come due diverse forme di espressione artistica. Per la rimessa in scena nel 2022, il ruolo di Orfeo sarà cantato per la prima volta da un controtenore.

La Sinfonieorchester Wuppertal e l’Opernchor del Wuppertaler Bühnen saranno guidate da Michael Hofstetter. Da fine aprile a inizio maggio, la produzione sarà in tournée al GLUCK FESTSPIELE di Fürth, accompagnata dall’Händel-Festspielorchester e dalla Lauschwerk/AUDI Chorakademie. I cantanti sono: Naroa Intxausti, Maxi Sophie Mäder, Vero Miller, Ralitsa Ralinova (del Wuppertaler Bühnen), Valer Sabadus, Anna Christin Sayn.

Josephine Ann Endicott, stortica colonna della compagnia, è la direttrice delle prove, e la responsabile della rimessa in scena, assistita da Çağdaş Ermiş. Altro nome storico è Dominique Mercy, che ha creato nel ’75 il ruolo di Orfeo, ed è responsabile della formazione dei due nuovi solisti nel ruolo. Bénédicte Billiet lavora con i cantanti insieme a Barbara Kaufmann, Julie Shanahan, Julie Anne Stanzak e Rainer Behr, che guidano le prove e la trasmissione dei ruoli originari.
Ermanno Romanelli

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