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Al Festival di Spoleto la danza è regina

Già inaugurato da “Folia”, del coreografo francese Mourad Merzouki, il cartellone di danza al 64° Festival dei Due Mondi di Spoleto, attivo fino all’11 luglio, con il debutto della direzione artistica di Monique Veaute, trova la firma di Angelin Preljocaj.

Angelin Preljocaj star della Nouvelle Danse francese negli anni Settanta e Ottanta, oggi “maestro” con collaborazioni all’Opéra di Parigi, al New York City Ballet e al Teatro alla Scala. Venerdì 9, sabato 10, domenica 11 luglio, al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, Preljocaj torna al balletto narrativo, ambito in cui eccelle, con “Le Lac des cygnes”, capolavoro musicale di Pëtr Il’ič Čajkovskij, affiancato da arrangiamenti contemporanei del collettivo 79D. L’ambiente è ricreato dai video di Boris Labbé. Nuova la coreografia con uno sguardo della drammaturgia del classico di Petipa.

Pur restando fedele alla struttura drammaturgica del celebre balletto, Preljocaj porta in scena la sua versione del mito del danzatore-cigno, focalizzandosi sugli impulsi di ciascun personaggio con uno sguardo all’ecologia e al futuro. Una metropoli industriale, l’acqua che sparisce a causa del riscaldamento globale, il cigno nero in via d’estinzione, come racconta il coreografo: «sulle rive di un lago, Rothbart vuole sfruttare un giacimento di energia fossile. Una giovane ragazza, Odette, sembra sventare i suoi piani, lui la trasformerà in un cigno. Altrove, a una festa, Siegfried va ad opporsi al padre che vuole unire le forze con Rothbart per costruire una fabbrica sulle rive del Lago dei Cigni», racconta Preljocaj.

A Spoleto si danno appuntamento artisti e spettacoli internazionali che fanno convivere, in qualche modo, non specificato, linguaggi multipli. Come quello proposto dagli artisti rivelazione, coppia affiatata sia sul palcoscenico che nella vita privata, Jonas Lopes e Patrick Lander, e il loro mondo fantastico e surreale in cui far entrare lo spettatore: “Coin Operated” (3-4 luglio, Chiesa di Sant’Agata), un’installazione performativa dove il dialogo con il pubblico è diretto, e la continuità della performance dipende dalle dinamiche del dialogo stesso.

La giovane coreografa franco-portoghese Flora Détraz esplora il rapporto tra voce e movimento ideando spettacoli dalla polifonia estrosa. In Muyte Maker (9-10 luglio, Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi) episodi divertenti, scabrosi, satirici, compongono una rappresentazione del ruolo della donna nella società segnata da visioni arcaiche e patriarcali.

Sotto la guida ispiratrice e visionaria del direttore artistico Yaron Lifschitz, l’ensemble australiano Circa (data da definire) è la prima compagnia di circo contemporaneo a portare in scena “Le Sacre du Printemps”, di Igor Stravinskij, proposto sul Digital Stage in questa versione imprevedibile e spettacolare. Per “raccontare” Pina Bausch, il Festival presenta il docu-film “Dancing at Dusk – A moment with Pina Bausch’s The Rite of Spring”, del regista Florian Heinzen-Ziob (27 giugno, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti).

Le modalità di acquisto e i prezzi dei biglietti degli spettacoli sono consultabili in dettaglio sul sito web del Festival, www.festivaldispoleto.com. Per maggiori informazioni è possibile contattare il Call Center al numero +39 0743 222 889 (aperto dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19) oppure inviare una mail a biglietteria@ticketitalia.com.

Ermanno Romanelli

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