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In prima mondiale Zoo di vetro su coreografia di John Neumeier

Glasmenagerie foto Kiran West

Dopo l’anteprima di dicembre, è in prima mondiale, il 26 e 30 gennaio, all’Hamburg State Opera, “The Glass Menagerie” (Lo zoo di vetro), balletto di John Neumeier (www.hamburgballett.de) liberamente ispirato dal dramma omonimo e dalla travagliata esistenza di Tennessee Williams.

È questo lo pseudonimo con il quale è conosciuto Thomas Lanier Williams (1911–1983), il prolifico drammaturgo, scrittore, sceneggiatore e poeta statunitense, la cui opera ha profondamente segnato il ‘900, fra teatro e cinema, con capolavori come Un tram che si chiama desiderio, La gatta sul tetto che scotta, Baby Doll, La dolce ala della giovinezza, La notte dell’iguana, Improvvisamente l’estate scorsa. “Lo zoo di vetro” fu tra i titoli che più hanno contribuito alla fama di Tennessee Williams come uno dei maggiori scrittori del XXmo secolo. Il lavoro costruisce il ritratto di una piccola famiglia americana i cui componenti sono tutti segnati dal fallimento esistenziale, con una madre vedova, un figlio scontento e misantropo, e una figlia che vive da timida schiava, e trasferisce di i suoi mancati affetti, a partire da quelli di un vanesio compagno di scuola, in una collezione di animali in vetro, simbolo della sua fragilità. Trentunenne all’epoca del debutto a Broadway del titolo, accolto da un enorme successo, Williams puntava a realizzare una nuova forma di teatro, con lavori che proiettano il fulcro della natura umana, e ne raccontano l’essere e il divenire, in una trama dispiegata a mosaico, utilizzando il punto di vista dei ricordi individuali come un “gioco di memoria”.

Scriveva su SIPARIO Giorno Prosperi, all’indomani del debutto italiano, nel ’46, dell’allestimento, con la regia di Luchino Visconti: “Questa tecnica particolare, che accompagna il dramma dall’inizio alla conclusione, contribuisce più d’ogni altro elemento a proiettare la vicenda nel poetico fondo della memoria, in cui si vivono esperienze fallite come i relitti di un naufragio”. Settantacinque anni dopo la prima mondiale del dramma, John Neumeier riporta alla luce il quartetto di personaggi in The Glass Menagerie per il Balletto di Amburgo facendo riferimento anche a situazioni della vita di Tennessee Williams. Per le musiche, gli spartiti utilizzati sono quelli dei compositori americani Charles Ives, Philip Glass e Ned Rorem, nonché frammenti di musiche realizzati sulle stesse opere di Williams. Lo spettacolo, con le scene, il lighting concept e i costumi di Neumeier, e l’Hamburg Philharmonic State Orchestra guidata da Simon Hewett, con i solisti e l’ensemble del Balletto di Amburgo, verrà  ripreso il 26 giugno 2020, nell’ambito della 46ma edizione degli Hamburg Ballet Days.
Ermanno Romanelli

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