È in Italia per due appuntamenti la prestigiosa Martha Graham Dance Company, che al LXXXII Festival del Maggio Musicale Fiorentino, nei giorni 11, 12 e 13 giugno, sempre alle ore 20:00, al Teatro della Pergola, presenta una carrellata di pietre miliari firmate dalla grande coreografa, e due titoli recentemente creati per la compagnia, che in questo modo ne riattraversa l’eredità e la rinnova.
Martha Graham, figura geniale, donna di grandissima forza e personalità, considerata tra i più grandi nomi della coreografia del XX secolo, è l’artista che ha, insieme, fondato e rivoluzionato il concetto di danza moderna. Sono cinque i titoli presentati a Firenze, con tre coreografie originali della Graham stessa, e due più recenti create appositamente per la Compagnia. Sono Errand into the Maze, del 1947, creato sulle musiche di Giancarlo Menotti nel periodo “mitologico” della signora della Modern Dance, le cui scene originali, create dallo scultore giapponese Noguchi, pur rovinate dall’uragano Sandy, rivivono oggi in un nuovo allestimento, focalizzato sull’intensità e sul senso coreografico; Ekstasis, il cui movimento pelvico è stato reimmaginato da Virginie Mécène; Deo; Lamentation Variations, iconico assolo riletto in personali omaggi da autori contemporanei; lo scintillante Diversion of Angels, in cui Martha guardò al futuro, mettendo da parte la trama e abbandonandosi al flusso di movimenti ed emozioni che declinano le sfumature dell’amore.
Il programma proposto al pubblico del Festival del Maggio offre una grande opportunità di avvicinarsi al repertorio Graham, ed è una occasione da non perdere per poter apprezzare le sue composizioni del passato così come le più recenti. Infatti il percorso che parte dal 1933 diEkstasis, per giungere al 2019 di Deo, è un arco emblematico della produzione della Graham e dello stile della compagnia, nella quale l’imprinting della fondatrice resta ancora fortissimo, pure a distanza di 28 anni dalla morte della coreografa. Il 17 giugno 2019, alle ore| 21:30, lo stesso programma è ripetuto al Palazzo Mauro de André per il Ravenna Festival.
Ermanno Romanelli
