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La Compañía Nacional de Danza festeggia alla grande i primi 40 anni

Alina Cojocaru fotoCarlos Quezada Compañía Nacional de Danza

La scena coreutica in Spagna recupera terreno con un ricco ventaglio di attività

e con la la creazione di un nuovo centro per la diffusione della danza, realizzato a Madrid

MADRID – La Compañía Nacional de Danza (CND), festeggia alla grande, nel 2019, il proprio 40° anniversario con un intenso programma di attività. La compagnia venne fondata nel 1979 con il nome di Ballet Clásico Nacional, con la direzione di Víctor Ullate, indimenticabile solista con il Ballet du XXème Siècle, di Maurice Béjart. A lui seguirono María de Ávila, la “divina” Maya Plisétskaya e, dal 1990 al 2010, Nacho Duato, già danzatore con Jiří Kylián al Nederlands Dans Theater.

Dopo il breve interregno di Hervé Palito, dal settembre 2011 è la volta di José Carlos Martínez, già splendido danzatore étoile dell’Opéra di Parigi. Come organo indipendente dell’Istituto Nazionale di Arti e Musica Performative (INAEM), la CND ha vissuto i suoi primi 40 anni con esibizioni in tutto il mondo. In questo lasso di tempo, ha messo in scena opere di coreografi nazionali e internazionali, combinando titoli contemporanei, creazioni neoclassiche e opere del grande repertorio di balletto classico. Gli spettacoli in programma per il 40esimo compleanno sono iniziati l’8 febbraio a Lione, nella Maison de la Danse, con un grande successo della compagnia, “Don Chisciotte”, nella versione di Martínez.

A marzo, per una tournée in Germania, è previsto un vivace programma di coreografi spagnoli: “Abolutio”, di Altea Núñez; “Jián”, di Iratxe Ansa e Igor Bacovich, “Odila”, di Mario Bermúdez, e l’emblematico “Por vos muero”, di Nacho Duato.

Per le celebrazioni del bicentenario del Museo del Prado, nella Giornata internazionale della danza la CND mette in scena diversi spettacoli di danza contemporaneamente in diversi spazi della galleria d’arte (28-29 aprile). L’evento è preceduto dalla messa in scena della “Carmen”, di Johan Inger, al Teatro Colón di Bogotá (Colombia), riproposta a Parigi (8-17 luglio), al Teatro Mogador.

Seconda tournée in Francia, a maggio, con un programma tutto Forsythe (“The Vertiginous Thrill of Exactitude”, “Artifact Suite”, “Enemy in the Figure”) e ancora “Carmen”. Una “prima” importante, il 6 luglio, è al Festival di Musica e Danza di Granada, con un programma variegato, nel quale spicca il nuovo ri-allestimento di “El Sombrero de Tres Picos”, di Manuel de Falla, nell’edizione Léonide Massine/Picasso, a 100 anni esatti dalla creazione.

Come gran finale (26-28 luglio), la CND torna al Teatros del Canal, Madrid, per celebrare il GALA BIRTHDAY con un programma che dimostra l’evoluzione vissuta dalla compagnia in questi 40 anni di storia. Accanto a “Por vos muero”, di Nacho Duato, già direttore della compagnia, le anteprime di “L’après-midi d’un faune”, di Cayetano Soto, e “Les Noces”, di Andonis Foniadakis, mostreranno la versatilità dei ballerini spagnoli. Infine la “Don Chisciotte Suite”, di José Carlos Martínez, offrirà l’opportunità di invitare alcuni degli artisti ospiti della CND negli ultimi anni.

A completare il quadro della scena coreutica in Spagna, è una notizia altrettanto importante: José Guirao, Ministro della Cultura spagnolo, e Amaya de Miguel, direttore generale dell’Istituto nazionale delle arti dello spettacolo e della musica (INAEM), hanno recentemente annunciato la creazione di un nuovo centro per la diffusione della danza, a Madrid. È stato firmato un accordo tra Comune di Madrid e Adif, l’ente pubblico che costruisce e gestisce linee ferroviarie, su un cui terreno sarà costruito il teatro, pensato per ospitare sia Ballet Nacional de España che Compañía Nacional de Danza.

La stessa De Miguel ha riconosciuto che “la danza in Spagna è, tra le arti dello spettacolo, la meno supportata da istituzioni culturali, sia pubbliche che private”. Il nuovo Centro sarà creato a immagine del Centro nazionale per la diffusione musicale, fondato nel 2011. Da uno stanziamento iniziale di 500.000 euro, è previsto, nel 2020, un aumento sino a due milioni di euro per promuovere attività artistiche e pedagogiche.

E.R.

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