conferenza su “Positioning ballet” il mondo del balletto è ad Amsterdam

positioning-ballet foto @Petrovsky&Ramone

Dal 15 al 17 febbraio il Dutch National Opera and Ballet propone un confronto diretto su identità ed evoluzione del linguaggio classico accademico nella realtà contemporanea

AMSTERDAM – Ha un titolo impegnativo, “Positioning Ballet”, e vede come protagonisti il fior fiore della scena di danza mondiale, la seconda conferenza internazionale sul balletto organizzata da venerdì 15 a domenica 17 febbraio presso il Dutch National Opera and Ballet, Amsterdam (www.operaballet.nl). Dopo il successo della prima conferenza tenuta nel 2017, i leader nel mondo del balletto si riuniranno di nuovo nella città olandese per un confronto su temi strettamente legati all’identità e all’attualità del linguaggio classico accademico, al suo divenire in rapporto alle sfide del mondo contemporaneo. Il “Parterre de Rois” comprende oltre quaranta direttori artistici di importanti compagnie di danza, eminenti opinion maker, coreografi, ballerini, direttori di festival e giornalisti, provenienti da cinque continenti.

Tra gli altri, hanno confermato la propria presenza: Kevin O’Hare, The Royal Ballet; Kevin McKenzie, American Ballet Theatre; Mikko Nissinen, Boston Ballet; Tamara Rojo, English National Ballet; Ingrid Lorentzen, Norwegian National Ballet; Johannes Öhmann, Staatsballett Berlin; Christopher Hampson, Scottish Ballet; Alistair Spalding, Sadler’s Wells Theatre; Regina Zhirui Zou, Accademia di danza di Pechino; Li Cunxin, Queensland Ballet; Dirk Badenhorst – Concorso internazionale di balletto del Sudafrica.

Tra i “punti di ponderare”, oggetto dell’incontro, alcuni dei più interessanti e stimolanti, carichi di infiniti punti interrogativi e di un ampio ventaglio di risposte, sembrano essere i seguenti, opportunamente enunciati da Ted Brandsen, direttore del Dutch National Ballet: “In che modo l’arte del balletto, che ha avuto ufficialmente origine nel XVII secolo, è ancora significativa e rilevante per il pubblico del 21° secolo? In quale modo le compagnie di balletto seguono e curano i rapporti, in rapida evoluzione, tra la compagnia stessa e il pubblico, e tra coreografi e ballerini? E come possono essere mantenuti vivi, e vitali, questi rapporti? Come vedono i ballerini la propria professione? Qual è l’influenza esercitata dai social media? Che tipo di cultura vogliamo interpretare e far vivere, oggi, nel balletto? E che tipo di leadership è richiesta ai direttori artistici?”.

La conferenza sarà ufficialmente aperta dal ministro olandese dell’Istruzione, della cultura e della scienza, Ingrid van Engelshoven, un segno, se mai ce ne fosse stato bisogno, della serietà e dell’importanza con la quale l’iniziativa è organizzata e seguita.

“Con il progetto ‘Positioning Ballet’, il Dutch National Ballet ha creato una piattaforma unica per i leader del mondo del balletto”, afferma Brandsen, “un mondo che sta rapidamente cambiando, ovunque. Lo scopo del progetto è avviare un dialogo costruttivo e un confronto sulla diversità delle visioni artistiche, sui modi di affrontare il lavoro, e dare un’occhiata più da vicino all’insieme delle varie realtà. Ancora una volta, nel 2019, siamo orgogliosi di essere gli organizzatori e gli ospiti di un evento che sarà certamente fonte di ispirazione per il futuro del balletto in tutto il mondo”.
E.R.