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Nuovi titoli e maestri all’Opera di Roma con Forsythe, Inger, Blanc

Walking Mad di Johan Inger Foto: Yasuko Kageyama-

ROMA – Da venerdì 25 febbraio, alle ore 20.00, sino a giovedì 3 marzo, con Forsythe/Inger/Blanc, torna nella stagione 2021/22 del Teatro dell’Opera di Roma una serata che affianca i lavori di tre maestri.

La formula è andata consolidandosi con l’arrivo di Eleonora Abbagnato, recentemente confermata per altri tre anni alla direzione del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. “Sono onorata di poter proseguire il percorso iniziato”, ha dichiarato l’Abbagnato, “soprattutto perché è in piena costruzione il repertorio del futuro del nostro Corpo di Ballo. Ringrazio il Sovrintendente Francesco Giambrone, che conosco da tanti anni.

Eugenia Brezzi, Giovanni Castelli e Domenico Gibaldo in Walking Mad di Johan Inger
Foto: Yasuko Kageyama

Sicuramente è una persona che si pone artisticamente sulla linea di quello che abbiamo iniziato assieme a Carlo Fuortes: il progetto di portare nuove produzioni e nuovi nomi di grandi coreografi che entrino nel repertorio. La continuità è una grande ricchezza in questo momento, dopo quello che abbiamo vissuto con la pandemia. Sarà un bene per il pubblico e per noi proseguire il lavoro nella normalità”.

Grandi nomi e nuovi titoli ci saranno nella serata Forsythe/Inger/ Blanc, che vede protagonista il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma e, come principali interpreti, l’étoile Susanna Salvi, con i primi ballerini Claudio Cocino, Michele Satriano e Alessio Rezza. Le musiche dello spettacolo sono su base registrata.

Eugenia Brezzi in Walking Mad di Johan Inger
Foto: Yasuko Kageyama

Apre il programma “Herman Schmerman”, del geniale William Forsythe, che, sulle musiche composte appositamente da Thom Willems, ha creato nel 1992 un balletto senza trama, diviso in due atti, con il solo scopo di veder danzare ballerini talentuosi con i costumi disegnati da Gianni Versace. “La prima volta che ho ascoltato la frase Herman Schmerman”, ha raccontato Forsythe, “è stata nel film Il mistero del cadavere scomparso, con Steve Martin. A mio parere è un titolo affascinante che non significa nulla. Anche questo balletto non significa nulla. È un pezzo sulla danza molto divertente. Si tratta unicamente di ballerini con talento che danzano, e questo è un bene, no?”.

Il balletto, mai andato in scena prima d’ora sul palcoscenico del Lirico Capitolino, è ripreso da José Carlos Blanco Martínez. Le luci sono di Tanja Rühl e William Forsythe.

Il secondo titolo della serata è “Walking Mad”, creato dallo svedese Johan Inger nel 2001, e già presentato a Roma nel marzo 2018. Sulle note del Bolero di Maurice Ravel e di Für Alina di Arvo Pärt, Inger porta in scena un muro che divide, si muove e si apre generando spiragli di comunicazione. “Un viaggio pieno di sorprese e di svolte inattese”, spiega Inger. “Se lo guardate con attenzione, Walking Mad è un cerchio. Alla fine si ritorna all’inizio, ma qualcosa è cambiato, nello spirito, nell’energia. Siamo andati da qualcosa di colorato a qualcosa di grigio, di statico”. Il balletto è ripreso da Yvan Dubreuil, le luci sono di Erik Berglund, scene e costumi dello stesso Inger.

Herman Schmerman_l’etoile Susanna SAlvi con il primo ballerino Michele Satriano
foto Fabrizio Sansoni

In chiusura una prima assoluta: “From Afar”, nuova creazione per il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma firmata dal coreografo Nicolas Blanc su musica di Ezio Bosso, i primi due movimenti della Sinfonia No.1 Oceans. “From Afar”, spiega il coreografo francese, attivo da tempo negli Stati Uniti, “parla di donne e uomini, di un’avventura umana, un’avventura di cuori e anime. È una storia che mette in relazione presenza e assenza, vicinanza e distanza. Attraverso questo viaggio penso all’effimero della vita, ma anche alla forza vitale dei corpi in movimento che seguono la marea oceanica della gloriosa sinfonia di Ezio Bosso”. Le scene di questa nuova creazione sono di Andrea Miglio, i costumi di Anna Biagiotti, le luci di Fabrizio Marinelli.

Dopo la “prima” di venerdì 25 febbraio, ore 20.00, lo spettacolo torna in scena sabato 26 (ore 18.00) e domenica 27 febbraio (ore 16.30), martedì 1 (ore 20.00), mercoledì 2 (ore 20.00) e giovedì 3 marzo (ore 20.00). In cartellone due ulteriori appuntamenti: l’“Anteprima Giovani” giovedì 24 febbraio (ore 19.00) riservata ai minori di 26 anni, la matinée di mercoledì 2 marzo (ore 11.00) riservata alle scuole. Per informazioni: operaroma.it
Ermanno Romanelli

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