Dance Reflections by Van Cleef & Arpels un importante sostegno alla danza

LONDRA – La prima puntata del progetto “Dance Reflections by Van Cleef & Arpels”, importante iniziativa di mecenatismo della maison Van Cleef & Arpels, iniziata nel 2020, si è recentemente conclusa a Londra, dove è stata realizzata in collaborazione con Royal Opera House, Sadler’s Wells e Tate Modern. Il programma ha suscitato un grande interesse, molte attese e non poche fibrillazioni per una nuova, altrettanto appagante edizione, oltre che per l’evidente supporto economico e d’immagine fornito alla danza.

Alla generosa iniziativa di mecenatismo di Van Cleef & Arpels, tra le prime firme nella più alta gamma della gioielleria, hanno partecipato nomi di spicco del panorama internazionale, quali Lucinda Childs, Boris Charmatz, Christian Rizzo, Gisèle Vienne, per citarne alcuni. Oltre alle performance di danza, sono stati organizzati incontri con gli artisti, proiezioni di film sulla storia della danza, conferenze, workshop aperti a professionisti e ad appassionati.

Il legame storico della Maison con l’universo della danza risale alle origini, ai valori e alle stesse ragioni d’essere di Van Cleef & Arpels: originalità, creazione, trasmissione ed educazione. L’iniziativa, che avrà, speriamo, una edizione anche in Italia, mira a sostenere gli artisti e le istituzioni che supportano il repertorio coreografico moderno e contemporaneo, incoraggiando al contempo nuove produzioni.

Dall’autunno 2020, la Maison è presente in diversi festival e offre un aiuto tangibile a diverse compagnie di danza per le proprie creazioni. Dance Reflections di Van Cleef & Arpels, sviluppato in collaborazione con partner di tutto il mondo, esprime il desiderio di Van Cleef & Arpels di sostenere il patrimonio coreografico, nutrire la creazione contemporanea e portare questo universo artistico al più ampio pubblico possibile.

“La danza è stata un ambito operativo importante per la Maison”, ha dichiarato Nicolas Bos, Presidente di Van Cleef  & Arpels, “nel corso della sua storia gli esempi includono l’incontro tra Claude Arpels e George Balanchine negli anni ’60, la partnership con LA Dance Project (LADP) di Benjamin Millepied, le collaborazioni con varie compagnie in tutto il mondo e il Premio FEDORA – Van Cleef & Arpels per il balletto. Nel 2020, abbiamo voluto fare un passo avanti unendo le nostre attività in questo ambito. Con il programma Dance Reflections di Van Cleef & Arpels, la Maison mira a sostenere la danza moderna e contemporanea, e incoraggiare nuove coreografie”.

Infine, Dance Reflections di Van Cleef & Arpels mira a sensibilizzare il grande pubblico sulla storia e la cultura della danza. La Maison prevede di completare il suo evento annuale con un programma culturale, rivolto sia ai professionisti che ai dilettanti: offrirà proiezioni di film sulla storia della danza, cicli di conferenze, masterclass presentati dagli artisti e laboratori aperti a tutti.

“La danza unisce tutte le discipline artistiche: può incorporare musica, arti plastiche, costume, illuminazione, scenografia, grafica e persino gioielli”, precisa Serge Laurent, responsabile del programma di danza e cultura di Van Cleef & Arpels. “È un’affascinante forma d’arte e un incredibile campo di espressione. Ecco perché può attrarre un pubblico così vasto. Vorrei incoraggiare gli spettatori ad ammirare le opere di danza liberamente, senza preconcetti”.

La storia condivisa della Maison con il mondo della danza risale alla Parigi degli anni ’20. Louis Arpels, uno dei fondatori, appassionato di danza classica, porta suo nipote Claude all’Opera Garnier, a pochi passi dalla boutique di Place Vendôme. Le prime clip per ballerine di Van Cleef & Arpels furono presentate all’inizio degli anni ’40 e divennero presto una delle sue firme.

Questo attaccamento al regno della danza si rafforzò negli anni ’50, quando Claude Arpels incontrò il famoso coreografo George Balanchine, co-fondatore del New York City Ballet. La loro passione condivisa per le pietre preziose è sbocciata in un legame artistico che ha prodotto il balletto Jewels di Balanchine, recentemente ammirato al Teatro alla Scala di Milano, rappresentato per la prima volta a New York nell’aprile del 1967. Ogni atto in questo trittico non narrativo è associato a una gemma e a un compositore: Gabriel Fauré per Emeralds, Igor Stravinsky per Rubini e Pyotr Ilyich Tchaikovsky per Diamanti.

Facendo eco all’incontro di Claude Arpels con George Balanchine, nel 2012 è iniziata una nuova collaborazione con Benjamin Millepied. Con la sua compagnia LA Dance Project, supportata da Van Cleef & Arpels, Benjamin Millepied ha creato la trilogia Gems, composta da Reflections (2013), Hearts & Arrows (2014) e On the Other Side (2016), nonché il balletto Roméo et Juliette nel 2019.

Dagli anni 2000, la Maison ha stretto legami con istituzioni di fama mondiale come la Royal Opera House di Londra, il Teatro Bolshoi di Mosca o l’Australian Ballet. Sostiene anche il festival Croisements, in Cina, che celebra gli incontri artistici franco-cinesi, in particolare nel campo della danza. Inoltre, dal 2015 il Premio FEDORA – Van Cleef & Arpels per il balletto premia l’eccellenza e l’inventiva in una nuova creazione coreografica ogni anno.

Ermanno Romanelli