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Al Teatro Ponchielli di Cremona un giro del mondo in sette danze

BALLETTO YACOBSON – Don Chisciotte

Dal 25 gennaio al 29 aprile il Teatro Ponchielli di Cremona (www.teatroponchielli.itospita la trentaduesima edizione della propria rassegna di Danza. Nell’arco di quattro mesi, il Teatro mette in campo sette imperdibili appuntamenti, tra cui una prestigiosa prima italiana, con presenze da Africa, Asia, Stati Uniti, Europa.

Cremona realizza una sorta di giro intorno al mondo con compagnie fra le più accreditate dell’arte coreutica, in Italia e in ambito internazionale, per offrire al pubblico contributi di stile, tecnica, virtuosismo, emozionanti interpretazioni, puro divertimento e bella danza. È potente e d’effetto l’inaugurazione della rassegna, il 25 gennaio, con la Giselle “tribale” di Dada Masilo, che qui rinuncia alle punte di raso per danzare, scalza e furiosa, nelle campagne africane. “[…] Con la sua Giselle, Dada Masilo, la spregiudicata e veneratissima coreografa sudafricana, ha sedotto persino gli intransigenti del balletto classico. Come nella sua Carmen black e fatale o nel Lago dei Cigni con un Siegfried gay dichiarato che danza nel sobborgo di Soweto tra i fantasmi dell’Aids, anche stavolta Masilo provoca, seduce, percuote e infonde accezioni contemporanee al racconto. Una rivoluzione che include il secondo atto – da bianco diventa rosso porpora -, le Villi – maschi e femmine – la musica di Philip Miller, un battito elettronico e carnale che cita, deformandola con il ritmo africano, la partitura soave e drammatica di Adolph Adam.” (Alessandra Troncara – Corriere della Sera).

Ancora un titolo classico “attualizzato”, che vede in scena il Nuovo Balletto di Toscana, compagnia rilanciata sulla scena nazionale dall’inossidabile Cristina Bozzolini, in Cenerentola (4 febbraio), nuovo lavoro di Jiri Bubenicek. L’artista ceco, già principal dancer dell’Hamburg Ballett, e interprete prediletto di John Neumeier, oggi è coreografo di talento richiesto dalle più importanti compagnie del mondo (in Italia, citiamo la sua Carmen con l’etoile Rebecca Bianchi e il Balletto dell’Opera di Roma). Nella sua personale visione, Bubenicek “spoglia” la storia dai suoi elementi più favolistici, conservando però la celebre trama e i personaggi che tutti conosciamo, in una coreografia che esalta la tecnica, la versatilità e l’intensa interpretazione di cui sono capaci i giovani talenti della compagnia toscana.

L’americana Hubbard Street Dance Chicago (26 febbraio) è una delle compagnie più amate del panorama contemporaneo, nota per il grande virtuosismo e l’impareggiabile versatilità dei suoi danzatori, “archivio vivente” del lavoro di alcuni fra i migliori coreografi contemporanei. Per la loro tappa a Cremona, a cinque anni dalla loro ultima e applaudita performance al Ponchielli, presenteranno tre coreografie in prima italiana di illustri nomi della danza quali Robyn Mineko Williams, Crystal Pite e Alejandro Cerrudo. In chiusura di serata sarà uno scatenato e coinvolgente pezzo di Ohad Naharin con un finale a sorpresa per il pubblico.

Artista empatica, irriverente ed esilarante, Silvia Gribaudi, ama definirsi “autrice del corpo” la cui poetica è in grado di trasformare le imperfezioni, in modo costruttivo, elevandole a forma d’arte attraverso una comicità diretta, a tratti crudele, che rimuove i confini tra danza, teatro e performing arts. Graces si ispira al concetto di bellezza e natura, nonché alla mitologia, de Le Tre Grazie di Antonio Canova, opera che irradia splendore, gioia e prosperità. Tre danzatori uomini sono sul palco con Silvia Gribaudi in una dimensione spazio/temporale sospesa tra l’umano e l’astratto; qui, liberi da stereotipi e ruoli, danzano il ritmo della natura stessa con impeccabili movenze e virtuosismi tipici del balletto ma con l’ironia e l’umorismo che contraddistinguono i lavori della coreografa, il tutto in un turbinio coinvolgente di eventi imprevedibili.

Del balletto Don Chisciotte, basato sul romanzo di Miguel de Cervantes “El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha”, esistono molti adattamenti, ma il più celebre ed acclamato è quello di Marius Petipa sulla musica di Aloisius Ludwig Minkus. Restando fedele al lavoro coreografico di Petipa, Johan Kobborg, già primo ballerino del Royal Ballet di Londra, arricchisce il balletto con nuovi personaggi, e include la figura di Cervantes intento a scrivere il suo celebre romanzo: danza classica allo stato puro, quindi, interpretata dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo (24 marzo), compagnia russa fra le migliori interpreti de grande repertorio. In questa occasione, il Teatro Ponchielli offrirà al pubblico un incontro (data e orario in via di definizione) con Valentina Bonelli, giornalista, critico di danza e storico di balletto, incontro nel corso del quale presenterà lo spettacolo e lo stile coreografico di Marius Petipa, argomento protagonista del suo nuovo libro. Con lei, anche Aurora Marsotto critica letteraria e di danza e autrice di successo di numerosi libri per l’infanzia dedicati alla danza.

Torniamo in Italia con la MM Contemporary Dance Company, fondata dal suo principale coreografo, Michele Merola, considerata fra le migliori compagini italiane, con ampi consensi di critica e pubblico raccolti anche oltre confine. Al Ponchielli presenteranno un trittico di coreografie che, sotto il titolo di VIVALDI WORKS (16 aprile), omaggeranno il grande compositore veneziano considerato il più importante, influente e originale musicista italiano dell’epoca barocca. Oltre alle creazioni di Michele Merola ed Eugenio Scigliano, si aggiunge quella di Daniele Ninarello, esito di un importante progetto che offre, a giovani coreografi emergenti, la possibilità di misurare le proprie capacità autoriali creando un nuovo lavoro per i danzatori di una prestigiosa compagnia professionista. La serata metterà in luce la versatilità stilistica e la bravura dei danzatori della compagnia, accompagnati dalle straordinarie pagine musicali di Vivaldi.
Hubbard street dance

Chiude il programma un imperdibile appuntamento: Hofesh Shechter, riconosciuto come uno degli artisti più emozionanti di oggi, noto per la composizione di partiture musicali d’atmosfera a complemento della fisicità peculiare delle sue coreografie. Nel 2020 Shechter festeggerà il decimo anniversario del suo iconico capolavoro Political Mother, creandone una nuova e potente versione per la compagnia giovanile Hofesh Schechter II. Political Mother Unplugged (29 aprile) evocherà la ferocia e lo spirito della prima versione trasportandola in una nuova era e per una nuova generazione di danzatori, scelti tra i più talentuosi del mondo: un universo di rare emozioni e di intense sensazioni, guidati dal contagioso movimento tribale di Shechter e dalle incredibili doti dei suoi danzatori.
Ermanno Romanelli

 

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