Grandi nomi e giovani autori è slalom di stili a Bolzano Danza

Gauthier Dance Minus16 foto Regina Brocke

Tra gli ospiti spiccano Bill T. Jones, Boris Charmatz, Michael Clark e la Gauthier Dance//Theaterhaus Stuttgart, con gli eventi Outdoor curati da Michele Di Stefano

Dal 12 al 27 luglio la 34ma edizione del festival Bolzano Danza (www.bolzanodanza.it), propone grandi nomi della scena e giovani promesse, una combinazione di stili in linea con l’irrequieto presente. Emanuele Masi, direttore artistico, è deciso a conquistare nuove fette di pubblico con 35 sere di spettacolo, 6 prime nazionali, 2 in prima assoluta e 4 coproduzioni.

L’apertura del Festival è al Museion, giovedì 12 luglio, con il progetto site specific Argon,firmato da Fabrizio Favale con il collettivo multimediale ZimmerFrei. Ogni giovedì durante il festival Argon assumerà nuove sfumature e declinazioni, in dialogo con gli stati della materia e l’edificio di Museion.

Al Teatro Comunale sfilano nomi importanti della scena internazionale: Bill T. Jones  (13 luglio, ore 21:00)con la sua storica compagnia presenta due capolavori del proprio repertorio, in dialogo con la musica di Schubert e Mendelssohn eseguita dai Solisti dell’Orchestra Haydn: Story/ e D-Man in the Water.

Helena Waldmann, coreografa tedesca attratta dall’attualità e da riflessioni sul presentecoinvolge danzatori, acrobati e amatori scelti in loco in GoodPassportsBadPassports, per indagare il tema dei confini territoriali e umani (16).

La compagnia di Roberto Zappalà in Liederduett, coprodotto da Bolzano Danza, racconta il primo lutto fratricida: la storia di Caino e Abele (18).

Per la prima volta a Bolzano Danza, la serba Dunja Jocic, presenta un duetto maschile sulle relazioni claustrofobiche che creano dipendenza: Don’t talk to me in my sleep (20).

Boris Charmatz, coreografo anticonformista, capofila della non-danse negli anni ’90, ama stupire con progetti sullo stato mentale e intellettuale della danza, oltre che fisico: in 10000 Gestes si riconcilia con la post modern dance e gli impulsi più radicali e violenti dei suoi 17 straordinari interpreti (23).

Michael Clark, figura di riferimento della danza mondiale dagli anni Ottanta approda al Festival. Punk e rock, elegante e trasgressivo, Clark coniuga gli opposti nel rigore coreografico. Il suo nuovo to a simple rock’n’roll…song prende spunto dalla musica di Erik Satie, Patti Smith e David Bowie (25).

La coreografa catalana Lali Aygudadé torna al Festival con un nuovo quartetto dal titolo iU an Me, riflessione sulle reazioni umane di fronte a eventi tragici (26).

La Gauthier Dance/Theaterhaus Stuttgart, ospite per il triennio 2018-2020, il 27, presentaBallet 102, duetto sulle posture del passo a due, per la prima volta in Italia, e tre debutti:Mixed Bill, omaggi a due icone della danza, Pina Bausch e Louise Lecavalier, firmati da Marco Goecke ed Eric Gauthier; la creazione della canadese Virginie Brunelle; Minus 16, di Ohad Naharin, per far ballare gli spettatori.

Ritorna la Notte a teatro per piccoli e adulti (20/21) con lo spettacolo multimediale per famiglie JOSEPH_kids, di Alessandro Sciarroni (il 20, h. 18; 21, h.10), e la selezione dalla rete nazionale Anticorpi XL, di cui Bolzano Danza è partner: Siro Guglielmi (Parco dei Cappuccini, il 16, h.20 + 20.30), Diego Tortelli (Teatro Studio, il 23, h. 20) e Luna Cenere (Camera di Commercio, il 25, h. 19.45 + 20.30).

Michele Di Stefano, coreografo, guida del collettivo mk, Leone d’Argento per l’innovazione alla Biennale di Venezia 2014, in Teatro con Bermudas_TequilaSunrise, prima assoluta e coproduzione del Festival, ispirato alle teorie del caos (19), è la novità 2018 come guest curator per gli eventi Outdoor. Con il titolo Vedute/Ansichten, propone al pubblico esperienze multidisciplinari per una nuova visione della danza e del panorama.

Sono eventi di 24 ore di durata tra musica e danza come quello firmato da Roberta Mosca e Canedicoda (14-15, Musica per un giorno, Museion h. 14-14); intensi assoli come dont’ be frightened of turning the page di Alessandro Sciarroni (24, Laimburg h. 21); danza corale in un rito di ‘conservazione della specie’ messo in atto da Claudia Castellucci (14 Verso la specie, Parkhotel Holzner, Renon, h. 18.30) e in Flaming Doors di Maurizio Saiu; l’installazione interattiva e partecipativa in cuffia di Lorenzo Bianchi Hoesch (16, NOI Techpark h. 18);  le danze di coabitazione e relazione di Michele Di Stefano (17, Meteorologia, Parco delle Semirurali, h. 21) con la una visione prospettica del paesaggio urbano nella performanceVeduta che dà il nome al cartellone da lui ideato (23,24,25, Cassa di Risparmio, Piazza Walther, h. 18 + 18.45 + 19.30); infine la Secret Performance con autore e luogo sconosciuti, e un site specific di cui non si conosce la fine, con lo spettatore invitato a ‘provarne una’ delle tre proposte da Strasse (18-19-26-27, The End, Sala prove Teatro Comunale h. 17.30 + 18.30 + 19.30).

Organizzato da Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, con il supporto di Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, la sponsorizzazione di Alperia, Bolzano Danza è sostenuto da: Comune di Bolzano, Provincia Autonoma di Bolzano, Regione Trentino-Alto Adige e dal MIBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Ermanno Romanelli